Cassa integrazione, tempo di bilanci per il 2016 e, purtroppo, il saldo è negativo per Massa Carrara e Lucca.

E’ quanto emerge dalla decima analisi relativa al mese di ottobre inserita nel report nazionale della Uil.

Per quanto riguarda la provincia apuana, infatti, il mese di ottobre ha fatto registrare un’impennata clamorosa del ricorso all’utilizzo delle ore di Cig, addirittura il 103,3% in più rispetto al precedente mese di settembre.

Per quanto riguarda Lucca, invece, la situazione è migliore, con la Cassa integrazione che sale ma contenuta a un +10,3% in confronto a settembre, anche se l’inversione di tendenza è ancora lontana. A spiegare i numeri è Franco Borghini, segretario della Uil Area Nord Toscana.

“Sebbene in diminuzione rispetto al 2015 i dati della cassa integrazione, pur con variazioni mensili spesso sensibili, rimangono costantemente alti, segno che complessivamente la crisi, sebbene attenuata, permane. Rispetto a settembre le ore di cassa integrazione richiesta nel mese di ottobre (ordinaria, straordinaria, in deroga) registra un aumento del 7% con un totale nazionale di 43,5 milioni (pari a circa 256.000 posti di lavoro salvaguardati). Il problema è che invece si assiste a un aumento della cassa integrazione straordinaria, aumentata del 22%. Stiamo parlando dello strumento principale per governare le ristrutturazioni aziendali. Il segnale non è certo incoraggiante”.

Passando ai dati provinciali, “Massa Carrara a ottobre rispetto a settembre ore cassa complessive 285.476 (+ 103,3% ), Lucca 195.379 (+ 13,3%) – prosegue Borghini -. In entrambe le province registriamo un aumento su base mensile sensibile con una forte accentuazione a Massa Carrara che, pur essendo provincia più piccola, richiede rispetto a Lucca oltre 90.000 ore di cassa integrazione. Questo la dice lunga sulla profondità della crisi apuana”.

C’è certamente una lettura più approfondita da fare e la Uil Area Nord Toscana prova a interpretare le variazioni dei dati tastando il polso ai vari settori produttivi e per il territorio apuano l’impennata corrisponde alla fine dei lavori stagionali:

“In particolare l’aumento significativo di Massa Carrara può essere letto con il metro della stagionalità in una provincia in forte crisi – sottolinea poi Borghini -.Non aumenta significativamente l’industria, mentre scostamenti significativi riguardano più il commercio e l’edilizia ( finita la stagione estiva con settembre) . Per Lucca possiamo dire che permane una situazione di crisi meno accentuata ma evidentemente ancora lontana da una vera svolta”.

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